IL TERRITORIO NEL 1300






IL TERRITORIO NEL 1300
Il territorio del colle tra il VI e il IX secolo era ben popolato sui pendii, mentre le pianure erano caratterizzate da acquitrini. La comunità, abbastanza importante, riceveva assistenza religiosa dalle pievi di Neure e Vaiano. L'ambiente era ricco di foreste di castagni, campi coltivati e vigneti. A diverse altitudini si trovavano castagneti con essiccatoi e mulini (400-700 m), vigne e oliveti (200-300 m) e campi di cereali e leguminose alla base dell'alimentazione (200 m). ​
L'abbondante presenza d'acqua rendeva i suoli fertili, con fossati usati per irrigazione e confini. La viabilità era ben organizzata attorno al castello, con sentieri integrati alle strade principali. La pianura presentava canneti, boschi umidi e aree paludose, a ​
Fuori dai castelli si trovavano mulini e frantoi ad acqua e matani. A sud-ovest, le terre di colmata, recuperate dall'acqua, rappresentavano un'importante risorsa economica. I campi erano divisi in piccoli appezzamenti, spesso inferiori a un ettaro, e coltivati con orti e colture varie. ​