Il Camerlengo

Il Camerlengo era il responsabile della gestione finanziaria del comune. Alla fine del suo mandato di sei mesi, doveva affrontare un processo per verificare la correttezza della sua amministrazione. Era l'unico autorizzato a gestire il denaro pubblico, che incassava e spendeva secondo le direttive delle magistrature. In caso di irregolarità, era obbligato a rimborsare le somme indebitamente utilizzate e poteva subire ulteriori sanzioni pecuniarie.Tra i suoi doveri rientrava la registrazione delle entrate e delle uscite in un apposito libro e redigere di un inventario dettagliato dei beni mobili e immobili comunali. Un inventario del 1372 elencava beni come balestre, elmi, scrigni, vessilli, lanterne, lettiere, pesi, misure e altri oggetti custoditi nel palazzo comunale. Inoltre, nel palazzo dovevano essere conservate una cassa con due chiavi, affidate a due vicari, contenente documenti e diritti del comune, e una cassetta con le borse degli ufficiali.